Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Un limite di velocità di 30 km orari valido in tutti i centri urbani d'Europa sul modello di quanto già fatto in alcune città dell'Ue, come Bruxelles: è ciò che ha chiesto il Parlamento europeo in una risoluzione che contiene una serie di proposte per rendere le strade più sicure e raggiungere l’obiettivo di zero morti su strada entro il 2050. Sulle strade italiane, secondo i dati dell’Istat, muoiono 9 persone al giorno, 3mila all’anno, e 40 sono bambini. I tre quarti di questi incidenti mortali avvengono in città e le vittime quasi sempre sono pedoni che provavano semplicemente ad attraversare la strada sulle strisce. La velocità, all’interno dell’area urbana, può fare la differenza, e ridurre di molto tutti i rischi che derivano da guide poco accorte. La mobilità sostenibile ed intelligente non fa bene solo all’ambiente ma è conveniente anche per le persone. Ci sono molti motivi per incoraggiarla: la riduzione dell’inquinamento atmosferico e di quello acustico, la diminuzione del traffico, la riduzione del consumo di suolo, il minor degrado del territorio e una maggior efficienza dei trasporti. Il limite 30 km/h è un modo popolare a basso costo per aumentare la sicurezza, abbattere l’inquinamento e incoraggiare scelte di trasporto intelligenti. E’ dimostrato che i 30 km/h funzionano in teoria e in pratica. E’ stata calcolata la probabilità di incidente mortale se si viene investiti da un’auto a velocità differenti: – a circa 65 km/h, il 90 per cento dei pedoni viene ucciso – a circa 50 km/h, il 20 per cento dei pedoni viene ucciso – a circa 30 km/h, il 3 per cento dei pedoni viene ucciso. Se guardiamo all’esperienza di una città, Graz che è stata la prima in Europa ad introdurre i 30 a km/h per tutta l’area urbana, dopo i primi 6 mesi c’è stata una riduzione del 24% degli incidenti gravi. Nei primi quattro mesi del 2021, a Bruxelles ci sono stati 635 incidenti contro gli 814 dei primi quattro mesi del 2020. Questa diminuzione si nota anche per gli incidenti gravi: il numero di persone morte sul posto o gravemente ferite durante i primi tre mesi dell'anno è il più basso degli ultimi cinque anni. Ma è interessante anche il fatto che in città si sia verificato un incremento della mobilità ciclabile e delle altre forme di trasporto attivo. Mentre in molte città europee i 30 chilometri all’ora sono un limite già in vigore da tempo, in Italia no. Tranne che in piccole realtà, come ad esempio il comune di Olbia, dove l’amministrazione locale ha deciso di introdurre tale limite come a Parigi, a Bruxelles e in tutte le più importanti città della Spagna, soltanto per fare degli esempi. Tutto ciò premesso il Consiglio della Provincia autonoma di Trento a interloquire con il Consorzio dei Comuni al fine di valutare l’opportunità di introdurre il limite di velocità di 30 chilometri orari nei centri trentini al fine di rendere le strade più sicure.
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LUCIA COPPOLA |
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